Olio di oliva e diabete

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L’olio d’oliva è l’alimento cardine sulle nostre tavole, fulcro dell’agricoltura mediterranea ha in sé tutto il sapore della nostra cultura antica e ancora oggi è un prodotto dalla grande importanza economica e sociale. L’olio d’oliva offre inoltre indubbi e numerosi benefici, è un vero nutraceutico amato in tutto il mondo per il mantenimento della salute.

Negli ultimi anni sono stati condotti molteplici studi che hanno dimostrato la sua valenza in ambito strettamente medico su svariate patologie ai polmoni, al colon, all’endometrio e alle ovaie.

La sua composizione risulta benefica per molteplici problemi gastrointestinali quali ulcere e calcoli biliari. Solo recentemente è stato dimostrato quanto i suoi principi attivi riescano ad attutire anche problematiche connesse al diabete mellito. Approfondiamo questi studi insieme.

La storia dell’olio d’oliva attraverso i secoli

Grazie a numerosi ritrovamenti archeologici connessi ai commerci imperiali possiamo dire con quasi assoluta certezza ormai che l’olio d’oliva fu diffuso nel Mediterraneo grazie ai romani e agli arabi. È stato dunque alla base della nostra agricoltura per più di mille anni accanto alle rotazioni a maggese dei cereali e legumi e dei nostri preziosi vigneti.

Un sistema di produzione, quello dell’olio, quindi millenario perché basato sulla forza eccellente di adattamento dell’ulivo che ha resistito a parassiti, siccità e cambi climatici nei secoli.

Non tutti sanno che attualmente le aree dei cultivar sono ben 9 milioni di ettari e circa 800 milioni di alberi nel mondo ma soprattutto nel nostro magnifico Mediterraneo producono olio d’oliva da anni e anni. L’olio di oliva oltre a nutrirtici e deliziarci in tavola, si prende cura della nostra salute da molti secoli, non è meraviglioso?

Olio extravergine di oliva e diabete

Sappiamo già che l’olio di oliva che influenza direttamente la glicemia, riduce i livelli di glucosio nel sangue e quelli di colesterolo LDL.

Vari studi scientifici recenti, tra cui quello dell’Università La Sapienza di Roma, hanno oggi dimostrato che assumendo in modo costante l’olio extra vergine di oliva di qualità si possono notevolmente ridurre i problemi vascolari sintomatici del diabete mellito.

Il consumo di olio d’oliva (badate bene non più di circa 3 cucchiai di olio a crudo) riduce i livelli di glucosio nel sangue sino al 12%. L’olio, essendo ricco di polifenoli sani, in particolare l’idrossitirosolo che approfondiremo tra poco, resta un ottimo alleato per ridurre e prevenire problemi vascolari nelle persone con il diabete o per quelle che soffrono di trigliceridi molto alti.

Olio extravergine di oliva e diabete: i livelli ottimali di glucosio

Sempre secondo l’approfondimento dell’Università La Sapienza di Roma, nell’olio extravergine d’oliva la presenza di oleuropeina determina l’abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue subito dopo i pasti e potrebbe essere un’ottima prospettiva futura per contrastare il diabete mellito.

Della riduzione del glucosio tratta anche l’articolo del “British Journal Clinical Pharmacology”, che racconta come la glicemia postprandiale si sia ridotta su un campione di persone sane che avevano ingurgitato 20 mg di oleuropeina durante il pasto.

Questo significa che la sostanza può sia ridurre che prevenire la patologia come il diabete eliminando le sue complicanze nelle arterie connesse alla glicemia e alla trasformazione in insulina poi.

Vi ricordiamo che l’oleuropeina è presente sia nell’olio che nelle foglie di ulivo e che riduce anche la possibilità di infarti e ictus.

Olio extravergine di oliva, il diabete e l’idrossitirosolo

Uno studio altrettanto interessante dei precedentemente citati condotto dall’Università di Malaga e l’Istituto di ricerca biomedica andalusa (IBIMA) e il “Consejo Superior de Investigaciones Científicas” hanno approfondito gli effetti benefici del polifenolo idrossitirosolo.

Si tratta di un polifenolo presente nell’olio di oliva extra vergine, che potrebbe ridurre o addirittura del tutto impedire i problemi vascolari ​​del diabete mellito a patto che si consumino almeno 40 millilitri (circa 3-4 cucchiai circa) di EVO al dì.

Già eravamo a conoscenza di quanto l’olio potesse avere benefici effetti sulle malattie cardiovascolari, sulla prevenzione di alcuni tipi di cancro e di quanto sia un potente antinfiammatorie e antinfettivo naturale, ma questa ricerca di Malaga ci spinge oltre e dà speranza per il futuro.

In conclusione vi consigliamo di curare sempre la vostra alimentazione, di seguire una dieta varia così da fare prevenzione anche mangiando e scongiurando le patologie senza rinunciare la gusto del buon olio.

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